Blind Ride - EPK

Bio

I Blind Ride sono un promettente power trio di musica psycho/fuzz/punk, proveniente da Campobasso (Molise – Italia)  e formato da Marco alla Chitarra e Voce, Piergiorgio al Basso ed Angelo alla Batteria .

Nel 2020, dopo solo pochi mesi di prove il progetto da alla luce “Too Fast for a Sick Dog”, un EP Hardcore con influenze noise, garage e post punk, pubblicato in collaborazione con “Mastice Prod”. 

Nonostante la produzione amatoriale l’EP riceve buone critiche, soprattutto dagli amanti del Low-fi.

Come molti, la band approfitta del periodo pandemico per scrivere il primo LP intitolato “Paranoid-Critical Method” che vedrà la luce nel gennaio 2023, pubblicato grazie alla collaborazione delle due etichette Overdub Recordings e Stock-a Productions e sara seguito da un tour che attraversera i peggiori e scuri club della penisola.

Relationship Goals è il secondo singolo estratto dal nuovo album dei Blind RideParanoid-Critical Method, in uscita il 10 febbraio via Overdub Recordings e Stock-a Prod.

 

ROCKIT

Esordio garage punk moderno ed energico, un primo tassello interessante per una via italiana al revival punk degli ultimi anni.

Cos’hanno in comune Salvador Dalì e i Blind Ride, power trio garage punk originario di Campobasso? Nientemeno che il metodo paranoico-critico, una tecnica creativa incentrata sulla trasformazione dei turbamenti psichici più o meno inconsci del singolo in materiale artistico, fino a diventare dipinti nel caso di Dalì o contorsioni punk da due minuti e mezzo per i Blind Ride. Un metodo al quale i tre si sentono tanto legati da dedicarvi il loro LP d’esordio, intitolato (senza troppe sorprese, a questo punto) Paranoid-Critical Method.

RUMORE
Relationship Goals nasce dall’intenzione di voler raccontare quanto di malsano, spesso, possiamo trovare nelle relazioni: gelosia, opportunismo e paura della solitudine. Nel brano l’amore diventa così una maschera dietro la quale si cela l’ipocrisia della società che inevitabilmente viene proiettata sull’individuo.

 

 

Rockshock
Sul versante della costruzione strumentale, i Blind Ride hanno intessuto un disco più d’atmosfera rispetto al precedente, attraverso un’architettura compositiva che si traduce in un serraglio di fitte trame ossessive di velluto gotico e vigore new wave, estraendo il liquido più denso dei Killing Joke e The Cure (Surrogate Of A Dream), in cui si intersecano chitarre taglienti e acide di memoria post-rock slintiana (A Song Without Words), asperità abrasive di psichedelia lisergica garage-punk (For You, Stranger to My Eyes) e ambientazioni notturne in sospensione dal timbro accennatamente Mokadelic (Numbers), ricavandone, alla fine, un concentrato di pura tensione cinematica filtrata attraverso la vena pulsante, quasi tribale, della combo basso-batteria.

 

Music

Video

Videos

Contacts

Booking:

ian@stock-a.com